
Come diventare traduttore
Lavorare con le lingue: titoli e requisiti per i traduttori
Conoscere almeno una lingua straniera è, oggi, un requisito fondamentale per numerose professioni. Ma chi è davvero predisposto all’apprendimento delle lingue e vuole farne un vero e proprio lavoro, può approfondire lo studio per intraprendere la carriera di traduttore oppure di interprete. Per questi ruoli, ovviamente, non basta solo “essere portati per le lingue”, ma bisogna iniziare un percorso di studio specifico.
Formazione professionale per il traduttore
Per diventare traduttore, l’ingrediente fondamentale è quello di conoscere in modo davvero approfondito la lingua con la quale si vuole lavorare: le basi vengono certamente gettate dalla scuola e dall’università, ma il continuo esercizio, lo studio personale e l’esperienza in un paese dove si parla quella lingua sono pressoché indispensabili.
Ma, esattamente, cosa fa un traduttore? È il professionista che si occupa della traduzione di testi scritti per un’azienda che ha rapporti con l’estero o per una casa editrice, oppure può essere un freelance e lavorare autonomamente per diversi clienti.
Per diventare traduttore non è necessario aver frequentato il liceo linguistico, anche se questo rappresenta, senza dubbio, un vantaggio. Sarà necessario, invece, portare a termine un percorso universitario in ambito linguistico: la scelta più indicata per i futuri traduttori è la laurea in Traduzione e Interpretariato, ma rappresentano buone scelte anche gli indirizzi Lingue e Letterature Straniere, oppure Lingue e Culture per la Mediazione Linguistica. Per scoprire qual è il corso più indicato in base alle tue attitudini e per il tipo di professione in ambito linguistico che vuoi intraprendere, rivolgiti a Oxford Seregno: gli insegnanti sapranno aiutarti a scegliere l’indirizzo migliore per te.
L’offerta lavorativa per i traduttori è in costante crescita: la strategia vincente è quella di specializzarsi in un settore specifico, ad esempio quello legale, quello scientifico, quello medico, quello letterario, attraverso corsi post-laurea o master.