
Perché l’apprendimento di lingue straniere per i bambini è più semplice
A partire da quale età è bene insegnare una lingua straniera a un bimbo? Non è mai troppo presto. L’apprendimento delle lingue straniere per i bambini, più è precoce, più consente un apprendimento naturale, veloce e senza difficoltà, in modo semplice e immediato.
L’importanza dell’apprendimento informale
È pertanto una buona intuizione, da parte dei genitori, favorire e incoraggiare l’apprendimento delle lingue straniere nei bambini. Occorre fare alcune distinzioni. I bambini dai 3 ai 5 anni sono dotati di massima “malleabilità” cerebrale. Per tale motivo è consigliabile insegnare l’inglese ai bimbi in età prescolare, per favorire lo sviluppo del bilinguismo precoce. I piccoli possono imparare la lingua straniera, prima di studiarne la grammatica, attraverso l’apprendimento informale. Questo implica che l’insegnante stimoli la parte del cervello preposta all’udito e alle associazioni mentali, puntando più su un’elaborazione sensoriale della lingua. I piccoli dai 3 ai 5 anni hanno una grande capacità emulativa, utilissima per apprendere con naturalezza la lingua inglese attraverso meccanismi automatici improntati all’imitazione.
Il lobo frontale e le sue funzioni: di cosa si tratta
È quindi opportuno e utile che l’apprendimento delle lingue straniere per i bambini sia incentivato sin dalla scuola materna, in età prescolare. Lo studio delle lingue più tardive, invece, attiva le regioni del lobo frontale, coinvolgendo meccanismi di apprendimento più razionali. Imparare due lingue fin da piccoli pare sviluppi, proprio nella regione del lobo frontale, le funzioni cognitive. Questo significa che il piccolo può acuire le sue abilità svolgendo più attività contemporaneamente, concentrarsi anche in spazi affollati e rafforzare la memoria. Inoltre, padroneggiare due lingue porta a una conoscenza spontanea e intuitiva della struttura del linguaggio.
Perché è utile il bilinguismo nei bambini
Nella nostra società contemporanea, sempre più globalizzata e dai confini quanto mai labili, conoscere solo la propria lingua può essere un limite. Ecco perché è bene favorire l’apprendimento di lingue straniere nei bambini fin dai 3 anni. Studi recenti hanno dimostrato che chi è bilingue o multilingue ha maggiori probabilità di avere successo nel mondo del lavoro, uno stipendio più alto e una vita più soddisfacente e ricca di legami. Scordatevi i falsi miti legati al bilinguismo infantile, secondo cui avrebbe provocato ritardo nello sviluppo mentale, confusione e persino schizofrenia. Al contrario, il bilinguismo nei bambini contribuisce a rendere il cervello più agile e flessibile. Pertanto se un bambino apprende simultaneamente due lingue è solo un vantaggio, anche in vista del suo futuro. Rivolgiti ai docenti di Oxford Seregno.