
Mestiere del traduttore: difficoltà e suggerimenti
Non sono poche le difficoltà, così come, del resto, le soddisfazioni, per chi si avvicina al mestiere del traduttore. Ecco quale suggerimento per svolgere al meglio la professione, anche con il supporto dei corsi specifici di Oxford Seregno.
Due belle professioni: interpretazione e traduzione
Conoscere almeno una lingua straniera è, oggi, un requisito fondamentale per numerose professioni, tra cui il mestiere del traduttore. La predisposizione all’apprendimento è importante Ma chi è davvero predisposto all’apprendimento delle lingue e vuole farne una vera e propria professione, ha davanti a sé due strade: interpretazione e/o traduzione. Chiaramente non basta solo essere portati per questi ruoli, bisogna dedicarsi a un percorso di studi specifico, a partire da una scuola seria e referenziata con docenti madrelingua come Oxford Seregno.
Non basta la traduzione letteraria
Prima di lanciarsi nel mestiere di traduttore, bisogna conoscere in modo davvero approfondito la lingua con la quale si vuole lavorare a livello professionale. È necessario consolidare le basi che sono state gettate dalla scuola dell’obbligo, dal liceo e dall’università. Tuttavia i rudimenti in materia sono sufficienti per una traduzione letteraria, ma al traduttore professionista è richiesto qualcosa di più e di diverso. Deve rendere benissimo nella propria lingua concetti, colori del linguaggio e toni presenti nell’altra. I suoi testi devono essere impeccabili da un punto di vista editoriale, sia che lavori interamente a una casa editrice sia che faccia il freelance.
Conosci il modo di dire “traduttore traditore”?
Per quanto si ami il mestiere del traduttore e si padroneggino bene gli strumenti della traduzione, è molto difficile rendere perfettamente alcune parole e certi concetti che appartengono profondamente a una lingua, con la relativa mentalità culturale a essa associata, rispetto che a un’altra. Da simili considerazioni deriva il vecchio modo di dire italiano “traduttore, traditore”. Per tradurre, bisogna, alle volte, tradire un po’ lo spirito originario del testo di partenza, facendo un lavoro il più accurato possibile. Ci si deve e si può avvicinare alla fonte, anche se non sempre si trova la perfetta corrispondenza.