Le lingue straniere prevengono l’Alzheimer

Le lingue straniere prevengono l’Alzheimer

Gli effetti delle lingue straniere sul nostro cervello

Conoscere due o più lingue fa bene alla salute, rafforza le capacità cognitive ma non solo: le lingue straniere prevengono l’Alzheimer. Mantenere il cervello in allenamento rallenta la progressione di malattie degenerative come la demenza senile e l’Alzheimer. I miglioramenti non riguardano solo le persone bilingue, ma anche chi ha appreso un altro linguaggio in età adulta.

Mantenere giovane il cervello con le lingue straniere

Chi padroneggia più lingue straniere è in grado di saltare rapidamente da una lingua all’altra in modo naturale. Le persone bilingue, nello specifico, possono conversare per ore, ad esempio, in italiano o in inglese. Diversi studi hanno messo in evidenza quanto conoscere due o più lingue, apprese anche in età adulta, possa prevenire l’Alzheimer e le demenze senili più in generale.

Gli studi evidenziano che mantenere giovane il cervello con le lingue straniere è possibile: chi conosce più di una lingua è in possesso di una riserva cognitiva maggiore, che consente di fronteggiare la malattia per un periodo più lungo prima della comparsa dei primi sintomi, rispetto a chi parla una sola lingua. I sintomi più comuni sono perdita di memoria e confusione, comunemente associate alle demenze senili e all’Alzheimer.

Bilinguismo e Alzheimer

Le lingue straniere prevengono l’Alzheimer e questo a maggior ragione accade nelle persone bilingue, che conoscono e parlano perfettamente due lingue. I bilingue devono costantemente fare una scelta tra due lingue in ogni circostanza. Un italo-anglofono ad esempio, quando vede un cane, dirà “cane” o “dog” in base al suo interlocutore. Il bilingue pensa sempre a entrambe le parole e successivamente decide quale scartare e quale pronunciare, a seconda del contesto in cui si trova: il sistema di controllo esecutivo del cervello del bilingue è sempre attivo. Cos’è il sistema di controllo esecutivo? Ogni cervello ne è dotato: si tratta di aree cerebrali che permettono al cervello di evitare le interferenze nel momento in cui un bilingue sta scegliendo una lingua invece dell’altra.

Studi scientifici hanno dimostrato che l’uso costante del sistema di controllo esecutivo del cervello spiega perché i bilingue riescono meglio in alcuni compiti, come fare più cose contemporaneamente o passare velocemente da un’attività all’altra. I bilingue padroneggiano meglio questo sistema di controllo esecutivo. L’uso continuo che ne fanno permette loro di resistere meglio e più a lungo all’insorgere dei sintomi delle demenze senili e a quelli del morbo di Alzheimer.

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